Open Forma Mentis

L'OFM e l'artista

La sensibilità artistica della pittrice Antonella Carlevalis interpreta i temi promossi dalla OFM con particolare attenzione all'universo femminile. La storia delle donne, nel corso dei secoli, è segnata da numerose ferite, ancora non tutte completamente rimarginate, inferte soprattutto dal pregiudizio e dalla scarsa valorizzazione del suo ruolo.
La nostra socia concentra l'analisi in tale sfera concettuale ma non lo enuncia palesemente, preferisce piuttosto lasciar spaziare con delicatezza l'intuizione dello spettatore, il quale è chiamato a cogliere i sottili legami emozionali ed ideologici che scorrono tra le sue tele.
L'immagine solitaria di una donna immortalata nel bosco

o sul bagnasciuga mentre assapora o riassapora, rotte le catene, la libertà del proprio essere in sintonia con Madre natura,

è rievocata, amplificata su un piano trascendentale e codificata socialmente nel ruolo di Maria nella Sacra Famiglia,

oppure è sussurrata nell'intimo di una pensierosa ballerina intenta alla stasi, poco prima o subito dopo lo sforzo fisico;

all'osservatore è lasciata la facoltà di attribuire il momento. E ancora, una moderna zuppiera d'acciaio, ancora fumante come un vulcano perché appena sottoposta ai morsi della pietanza magmatica che vi è stata ospitata,

o una sedia riversa sul pavimento tra stoviglie di rame dall'antico sapore della tradizione.

La solitudine che emerge dalle rappresentazioni dell'artista è l'esternazione di una continua riflessione individuale e non segno di emarginazione dal contesto, di voglia di fuga dalla realtà. L'isolamento è, dunque, titanico non vittimistico; esso è da intendersi come la stasi mentale prima dell'azione, il raccoglimento dell'anima, da tempo distratta da se stessa dalla frenesia del mondo esterno. Tale stato emozionale, così intimo eppure nello stesso tempo universale, è mezzo gnoseologico.
Nei quadri di Antonella Carlevalis tutto è donna, tutto è lotta per il riconoscimento e l'affermazione del proprio Io al femminile, a prescindere dalle convenzioni sociali o, paradossalmente, partendo proprio da esse, nel tentativo - riuscito, nel suo caso - di andare oltre il contingente, fino a giungere ad una nuova interpretazione simbolica del quotidiano.

Pillole d'artista

Nel 1961 Antonietta Carlevalis nasce a Napoli, dove tuttora vive e lavora.
La sua passione per l'arte per lungo tempo sceglie di percorrere le strade della formazione da autodidatta, cosa che le consente di sperimentare spontaneamente e liberamente tutte le soluzioni formali e concettuali che già in nuce risiedono in lei.
Il debutto ufficiale nel mondo da parte del suo Io artistico inizia nel 2000, quando la Carlevalis decide di perfezionare con l'aiuto di un maestro ciò che aveva elaborato da sola fino a quel momento. Fino al 2005 frequenta, quindi, lo studio del pittore Fernando Pisacane, ex scenografo RAI e artista sensibile all'interpretazione di tematiche sociali "impegnative".
In questa nuova fase di formazione, Carlevalis realizza un gran numero di opere, di cui alcune prendono parte a mostre collettive:

- DICEMBRE 2006 Mostra collettiva Vermissage, presso ArtGarage Luxinfabula di Pozzuoli (Napoli)
- AGOSTO 2005 IX Edizione per antichi vicoli e Piazze, a Pannarano (Benevento)
- LUGLIO 2004 Percorsi d'arte, mostra collettiva organizzata dal Circolo dell'Unione di Marigliano (NA)
- NOVEMBRE 1998 Mostra Internazionale del VI° Festival Internazionale della pittura Contemporanea, organizzata dal Comune di Salerno

La forte inclinazione all'introspezione e all'impegno nel mondo, con particolare attenzione al Tibet, ha fatto sì che Antonella Carlevalis diventasse membro anche di altre associazioni culturali: ricordiamo qui l'Associazione Culturale NAMDELING, articolazione della Comunità DZOGCHEN Internazionale, che ha la finalità di diffondere nell'area napoletana il sistema di insegnamenti del maestro tibetano Namkhai Norbu Rimpoche; e l'ASIA ONLUS, i cui progetti di sostegno a distanza mirano a tutelare la cultura e il patrimonio di tradizioni del popolo tibetano.

Dicono dell'artista

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antonella carlevalis