Open Forma Mentis


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LA STORIA

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- SUPERAMENTO DEI PREGIUDIZI

E VALORIZZAZIONE DEI RUOLI.


"Poche cose hanno fatto più danno della credenza da parte di individui o gruppi (o tribù o Stati o nazioni o Chiese) che lui, o lei, o essi sono i soli possessori della verità, soprattutto riguardo a come vivere, che cosa essere e fare - e che chi la pensa diversamente non solo sbaglia, ma è un malvagio o un pazzo, e bisogna rinchiuderlo o eliminarlo. È una terribile e pericolosa arroganza credere che siamo i soli ad avere ragione, che abbiamo un occhio magico che vede la verità, e che gli altri, per il solo fatto che dissentono, non possono aver ragione. Questa arroganza ci rende certi che esiste una sola meta, una e una sola per la nostra nazione o Chiesa o per l'intera umanità, e che qualunque ammontare di sofferenza (specie se a soffrire sono altri) è giustificato, purché la meta sia raggiunta - "attraverso un oceano di sangue fino al Regno dell'Amore", diceva Robespierre.
(testo tratto da Isaiah Berlin, Appunti sul pregiudizio, p. 1)

Le parole di Isaiah Berlin ben sintetizzano la sostanza del pregiudizio, un tarlo senza tempo che ha corroso e corrode le menti, prescindendo dalle condizioni sociali, culturali ed economiche dei diretti interessati. Con una vena ironica sembrerebbe, dunque, lecito poter definire "democratico" il pregiudizio: uomini, donne, anziani, giovani, ricchi, indigenti, capi di Stato o semplici cittadini, chiunque - a prescindere dalla propria cultura - può scoprirsi "ammalato" o "ammalarsi" di pregiudizio e a sua volta contribuire a diffondere la "pestilenza", i cui sintomi sono spesso latenti.
Difendersi dal pregiudizio, arginarne la diffusione, avvizzirne le profonde radici dissotterrando le cause che rendono sempreverde una pianta tanto nefasta, non è certamente un'impresa da poco. Ma non impossibile; e di ciò ne è fermamente convinta l'Associazione Open Forma Mentis, che su tale granitica certezza ha plasmato la propria spina dorsale in vista del raggiungimento di due obiettivi da proiettarsi sull'orizzonte mondiale: lotta al pregiudizio - appunto - e riconoscimento dei ruoli, la cui valorizzazione garantisce lo sviluppo della persona.
Perché l'Associazione ha inteso convogliare poderose risorse ed energie su due concetti - ruolo e pregiudizio - che ad una prima lettura ad alcuni potrebbero apparire utopici, estranei tra loro o addirittura in posizione antitetica? Aprendo la mente e acuendo la vista in direzione di un'analisi approfondita delle cause che rendono precario e conflittuale il contesto mondiale in cui ci troviamo, nonostante i progressi umani e tecnologici raggiunti, è possibile accorgersi che la mancanza della "ricerca di motivazioni su cui basare un'intera esistenza" genera "la perdita di ogni connotazione umana" . Da qui la non-conoscenza dell'altro, la trappola del pregiudizio e la mancanza di consapevolezza del proprio ruolo.
Per "ruolo" l'Associazione intende quella fisionomia sociale e psicologica in cui ognuno deve riconoscersi, assumendosi consapevolmente oneri ed onori. Essere madre o padre - ad esempio - non significa solo mettere al mondo un altro essere, soddisfacendo per lo più un istinto naturale, ma soprattutto agire in modo da divenire coscientemente un modello di riferimento solido e positivo, sì da offrire all'altro la preziosa opportunità di sviluppo autonomo di una personalità in grado di avventurarsi senza barriere mentali nella ricerca di proprie motivazioni di vita. Un individuo consapevole di se stesso, sicuro del proprio ruolo e degli obiettivi esistenziali da raggiungere, vedrà nella diversità dell'altro non una minaccia bensì una risorsa di crescita, un banco di prova su cui forgiarsi. Abbattere i pregiudizi significa, dunque, affacciarsi ad orizzonti infiniti, cooperare affinché si formi una coscienza collettiva scevra da pericolose barriere ideologiche, foriere di guerre e odi etnici.
Parallelamente, valorizzare i ruoli vuol dire contribuire ad innescare nella società meccanismi positivi di riconoscimento e rispetto reciproci, arginando l'attuale e dilagante perdita di valori, sostituiti ormai su larga scala dall'imposizione subdola di pseudo-valori dagli effetti destabilizzanti sia a livello individuale che mondiale.
L'Associazione mira alla formazione e alla diffusione di un'idea positiva di individuo (da non confondersi, dunque, con l'individualismo di natura egoistica), inteso quale goccia d'acqua vitale da stillare, sommandosi alle altre, nell'oceano dell'esistenza.
Fin qui la teoria. Lo spirito fortemente operativo dell'Associazione Open Forma Mentis mira costantemente a tradurre in termini pratici e dal forte impatto socio-culturale le idee che ne motivano l'esistenza stessa.


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La nostra mission? superare i pregiudizi e valorizzare i ruoli. | info@openformamentis.org

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